Tonometria
La tonometria è l’esame oculistico che consente di misurare la pressione intraoculare. Si misura in millimetri di mercurio (mmHg).
Verificare i livelli di pressione intraoculare è importante per evitare che le strutture interne dell’occhio si possono danneggiare. In questi casi, a correre i rischi più elevati è il nervo ottico poiché, se la pressione alta generalmente associata al glaucoma non viene ridotta, la vista diminuisce fino alla cecità. Se il nervo ottico subisce danni, infatti, gli impulsi bioelettrici che partono dalla retina (stimolata dalla luce) non riescono più ad arrivare al cervello.
Il tonometro a soffio è uno strumento utilizzato per misurare la pressione intraoculare che non richiede alcun contatto con la superficie oculare (cornea). È composto da una base, dalla quale viene estratto una sorta di puntatore che viene avvicinato all’occhio del paziente, che deve mantenere lo sguardo fisso e gli occhi ben aperti. Dal puntatore viene prodotto un getto d’aria verso l’occhio e, quando la cornea viene leggermente schiacciata da questo getto, un raggio di luce è riflesso dalla cornea stessa per poi essere captato da una fotocellula (presente sul puntatore stesso).
Il tempo necessario ad “applanare” la cornea, in funzione della forza del getto d’aria, fornisce i valori della pressione intraoculare, che vengono poi mostrati su uno schermo digitale che si trova sul puntatore stesso. In genere per ottenere valori più precisi vengono effettuate diverse misurazioni, data la possibile variabilità tra una misurazione e l’altra. Il grande vantaggio di questa tecnica è che, non essendoci un contatto con la cornea, lo strumento può essere usato senza anestesia topica e senza il rischio di trasmettere infezioni oculari: è per questo che risulta di grande utilità per lo screening di massa della pressione intraoculare.
Nella tonometria a rimbalzo viene utilizzata una sonda molto leggera (attorno ai 26,5 mg) che entra momentaneamente in contatto con la cornea. Vengono, quindi, analizzati i parametri di movimento della sonda stessa (generalmente una piccolissima asticella plastica tondeggiante a un’estremità). La decelerazione della sonda che si verifica al contatto con la cornea è correlata alla pressione intraoculare. Maggiore è la pressione interna all’occhio, maggiore è il rallentamento della sonda: il bulbo oculare offre una resistenza maggiore. È come se si tirasse un calcio a un pallone: il movimento del piede rallenterà maggiormente se il pallone è più gonfio ossia se la sua pressione interna è maggiore. Inoltre, più elevato è il valore della pressione stessa dell’occhio, più breve è la durata del contatto (e viceversa). I parametri di movimento vengono misurati indirettamente da un sistema a sensori magnetici che utilizza l’induzione prodotta dalla sonda magnetica in movimento. L’energia cinetica totale della sonda è estremamente ridotta, pari a circa un microjoule, e solo una minima parte di quest’energia viene assorbita dall’occhio.